Progettare meglio, grazie al Marketing
Anche quest’anno ho inaugurato, con il primo modulo di Marketing (il secondo è stato curato da Federico Rossi), la nuova edizione del Master in Art Direction (MAD), un altro punto di forza della nostra offerta formativa. La formazione dedicata ai professionisti è sempre un’occasione di confronto, con i partecipanti e migliaia di ore passate in aula.
Ci si pone in discussione, si mette alla prova un metodo fondato sull’ascolto, sul rispetto e sul desiderio di condividere un sapere prettamente operativo, maturato in tanti anni di consulenza. L’aula ha risposto benissimo, composta com’è da professionisti, anche loro pronti a mettersi in gioco per fare un salto di qualità riconsiderando, ciascuno di essi, la propria esperienza nel confronto con i colleghi e i docenti.
Il primo modulo, dedicato al “buon uso” del Marketing è stato incentrato sul concetto di posizionamento competitivo: come può un art director, guidando il suo team, elaborare una linea creativa orientata al consolidamento e all’affermazione di una immagine di marca? Quali strumenti concettuali e operativi può impiegare?
Diverse case history, tra le quali la classica campagna Volkswagen della DDB di William Bernbach, le visioni di grandi pubblicitari, da Ogilvy a Saatchi, da Reeves a Séguéla, esercitazioni con la “mappa di posizionamento”, prima nel contesto automotive e poi nel settore della scarpa sportiva: la mattinata è scivolata via tra le domande e gli interventi dei partecipanti, fino all’assegnazione del “compito a casa” – il progetto di posizionamento della mela di un brand emergente in competizione con i grandi marchi del Trentino e dell’Alto Adige.
Il secondo modulo è iniziato, dopo un’oretta di relax in una tipica trattoria veneziana, con la coinvolgente comunicativa di Federico Rossi che ha fatto valere la sua esperienza di professionista a tutto tondo per traghettare l’aula nella contemporaneità e oltre, nel contesto del “Marketing 4.0”
Fondamentale è stata la riflessione sulla necessità di una comunicazione integrata alla luce dell’evoluzione della figura del consumatore, proiettata nel postmoderno, e la visione del mercato come composto da pubblici e non semplicemente da target. Una visione nella quale l’art director deve più che mai puntare all’efficacia di un progetto non trascurando, ovviamente, l’aspetto estetico e creativo.
In effetti, è fondamentale che il responsabile della comunicazione visiva di un progetto destinato a promuovere sempre più valori immateriali, si renda conto delle possibilità offerte da un contesto nel quale tanto comunicazione offline e online, pubblicità e gestione delle relazioni, quanto le nuove articolazioni del marketing (esperienziale, ambient, guerrilla) possono essere integrate in una strategia vincente.
Federico ed io siamo stati molto soddisfatti dal feedback dell’aula, attenta ad assorbire quanto più è possibile dalle nostre esperienze. Il commento in Facebook di un motivatissimo partecipante, Marcello Campanella, ci ha ulteriormente gratificati: “Grazie ad Adriano Lubrano e Federico Rossi per questa fantastica giornata di formazione ricca di spunti e tecniche da mettere subito in pratica… Ci vediamo tra 15 giorni…”
Certamente, alla prossima!
Adriano Lubrano