Per la seconda volta alla Scuola Internazionale di Grafica saranno esposte delle opere fotografiche. Sono le foto di Nicole Jean Hill, di grande formato (60×40 cm) e così nitide da sembrare quasi iperrealistiche. La serie esposta alla galleria “Il Sotoportego” è composta da alcuni grandi ritratti di animali domestici inseriti nell’“habitat” creato appositamente per loro. Ed ecco il coniglio Lou, nella sua gabbia posta di fronte alla finestra, con vista su un parco nel quale però lui non può andare; o Mr Mouse, con il suo miglio ed il suo cartone, fotografato su un tavolo addobbato con centrotavola e candela per l’occasione.
Nicole Jean Hill, classe 1978 ma già insegnante di Fotografia alla Humboldt State University della California, sceglie i suoi soggetti quasi per caso: incontra le persone ai suoi corsi, o per la strada, in metropolitana, e chiede di poter fotografare i loro animali domestici. Molti accettano, molti preparano i loro cuccioli per l’occasione: puliscono le gabbiette, le posizionano nei luoghi più suggestivi dei loro appartamenti, preparano un angolino appositamente per la foto, come nel caso di Mr Mouse. Il bello delle foto di Nicole è che mostrano uno stile di vita assolutamente americano: documenta ad esempio, attraverso le sue fotografie, la moda da qualche tempo dilagante (e da un po’ arrivata anche in Italia) di considerare quali animali da compagnia non più solo cani e gatti, pesciolini e tartarughe, ma anche rettili, animali pericolosi, insetti. E’ il caso di Cockroaches, che letteralmente significa “scarafaggio”: ma non pensiamo ai nostri scarafaggi, quelli americani sono grandi quasi il triplo! Questo, per esempio, raggiunge quasi le dimensioni di un Ambre Magique!
Quelle di Nicole sono opere a volte giocose, divertenti, che grazie al grande formato e all’estrema nitidezza fanno scorgere qualsiasi minimo particolare delle scene raffigurate. Nicole è una fotografa professionista, cura personalmente ogni passaggio che porti all’opera finita, sviluppa lei stessa le sue foto per ottenere così gli effetti desiderati. Nulla è lì per caso, tutto è studiato, per investigare il rapporto che l’essere umano ha oggi, in città, con i “suoi” animali: “Mentre il nostro aver soggiogato il mondo naturale sembra aver irrimediabilmente isolato l’essere umano dagli altri esseri viventi”, afferma l’artista, “le mie immagini rappresentano situazioni ibride di natura e cultura, ed esaminano gli ambigui confini tra fiducia reciproca, interazione ed imposizione”. I suoi ritratti di animali domestici, qualsiasi sia la loro specie, quasi dimostrano come siamo arrivati ad “organizzare la nostra interrelazione con il genere non umano, ovvero tutti gli altri esseri viventi”.
Da queste immagini emerge così, a volte, la funzione di questi animali, ridotti quasi a “mero decoro”, mentre la mancanza di dissonanza tra elemento umano e animale è in certe immagini, riconosce la stessa artista, addirittura “sconcertante”. L’interesse di Nicole si focalizza comunque nello studio della relazione tra l’uomo ed il suo animale domestico, nelle sue varie sfacettature.
Nicoletta Consentino