Le maschere, veneziane ma non solo, ed i palazzi veneziani; le città invisibili di Calvino diventate visibili grazie alle immagini, fantastiche e visionarie a volte, colorate ed invitanti; e poi il gioco, il divertimento, come in Type Faces, una serie di volti creati da coloratissimi caratteri tipografici; non manca la riflessione, sulla Yugoslavia, ad esempio, sul modo in cui quelle genti vivevano, sul loro rapporto con la città, riflessione scaturita dal lungo soggiorno in quelle regioni dell’artista, incaricato dal governo americano, nel 1964-65. Sono i libri d’arte di John Ross, importante e riconosciuto maestro della grafica contemporanea, che esporrà alla galleria “Il Sottoportego” dal 20 al 30 giugno.
John Ross è uno degli artisti più conosciuti nel panorama internazionale negli ambiti della stampa d’arte e del libro d’artista, ma soprattutto è l’autore, assieme alla moglie Clare Romano ed al figlio Tim Ross, del testo più autorevole mai pubblicato sulle tecniche della stampa d’arte, “The Complete Printmaker” (“Il perfetto stampatore”). Edito nel 1972 e riedito nel 1990, il testo esplora in chiave storica e pratica tutte le tecniche della stampa d’arte, è considerato la “bibbia” da chiunque si avvicini e pratichi questa forma d’arte ed è stato studiato da generazioni d’artisti in tutto il mondo.
Molto importanti sono anche i testi dedicati, di volta in volta, alle singole tecniche, culminati con “The Complete Collagraph”. La tecnica collagraph consiste nel realizzare delle stampe a partire da lastre che si presentano come veri e propri collage: alle matrici di supporto (cartone, metallo, plastica, legno e via dicendo) si applicano vari materiali per ottenere effetti materici, rilievo e profondità nelle stampe. E’ dalla metà degli anni Sessanta che John Ross ha cominciato a sperimentare questa nuova tecnica, quando, durante il suo soggiorno in Romania, si trovò nell’impossibilità di reperire lastre metalliche per il suo lavoro.
Gli effetti che si possono raggiungere grazie a questa particolarissima tecnica sono ben visibili nei libri esposti alla Scuola Internazionale di Grafica, con cui John Ross e la moglie Clare Romano, anche lei artista, sono in contatto da circa vent’anni. La prima opera in cui è stata utilizzata la tecnica collagraph, combinata con l’incisione, è il libro Yugoslavia, costituito da una serie di immagini scaturite dal contatto tra l’artista e le popolazioni slave: sono stampe che vogliono mostrare come vivevano negli anni sessanta queste persone, umili contadini che appaiono qua e là tra gli edifici, in contatto con gli animali, in abitazioni spesso meno curate delle stalle per il bestiame, la loro vera risorsa. “Ho amato questi luoghi”, afferma John Ross, cosa che emerge dall’attenzione con cui li ha rappresentati.
Il realismo di Yugoslavia lascia posto all’astrattismo fantastico di Creation Myths, che trae ispirazione dalle credenze dei popoli antichi sulla creazione del mondo: tutte le antiche civiltà, dagli indiani d’America agli antichi persiani, dalle popolazioni tropicali a quelle del Nord Europa, dalla Siberia all’Australia, credevano in un Dio legato al mondo naturale, al cielo, al mare, alla terra. Sulla base di queste storie, raccolte dal naturalista Walker Abel, John Ross crea personaggi fantastici, forme astratte che ricordano da lontano un armadillo, un serpente, un pesce, ricavati dalla diversa composizione delle stesse sagome: queste forme pure dai colori sempre diversi, rappresentano un’idea, il concetto della nostra nascita.
Il rapporto tra testo, immagini e realizzazione è molto profondo, tutti gli elementi interagiscono tra loro e si completano a vicenda, ed il risultato lascia emergere l’entusiasmo ed il profondo coinvolgimento dell’artista: dal 1991 John Ross e la moglie hanno fondato la High Tide Press (il cui riferimento all’ “acqua alta” veneziana sottolinea l’amore che lega i due artisti alla città), dove realizzano, dal principio alla fine, i loro lavori. John sceglie i soggetti, i testi, i caratteri tipografici, realizza il design di ogni singola pagina e la copertina. Ogni elemento risulta così strettamente collegato a tutti gli altri: le Città Visibili sono ad esempio l’illustrazione di alcuni dei passaggi del capolavoro di Calvino, ed in tutte c’è un po’ di Venezia.
Home Book traduce invece con una metafora visiva le idee del costruttivismo russo: legandosi ad alcuni testi di architetti russi degli anni 1910-20, si presenta racchiuso in un cofanetto-porta. Con le sue pagine si può costruire una vera e propria casa-scultura, una casa per un Hominstructs, parola derivante dalla fusione di “ominide” e “struttura”.
Nato nel 1921 a New York, John Ross ha cominciato ad esporre nel 1962, ed ha oggi al suo attivo circa una settantina di personali; con il suo lavoro ha rappresentato più volte il suo paese in importanti manifestazioni internazionali. Attualmente fa parte del Comitato Scientifico del Center for the Book Art of New York, il punto di riferimento per il libro d’artista negli Stati Uniti. Alcuni suoi lavori appartengono alle collezioni dei più importanti musei e biblioteche del mondo tra cui, ad esempio: il Whitney Museum of American Art di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra, la British Library di Londra, la Columbia University Library, il Metropolitan Museum of Art di New York, la Smithsonian Institution di Washington, il Tokio Art Center, la Biblioteque Nationale di Parigi o il Virginia Museum of Fine Arts.
Nicoletta Consentino