Amy Worthen
Prospettiva Divina
Dal 16 Ottobre al 10 Novembre, 2006
October 16 – November 10, 2006
Prospettiva divina è il titolo di un’incisione di Amy Worthen che rappresenta la Sala Capitolare della Chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari, a Venezia. La mostra alla Galleria “Il Sotoportego” presenta i disegni originali, le varie prove di stampa, le prove di colore e la lastra di rame che l’artista ha inciso per arrivare al risultato finale. E’ molto interessante perché permette di comprendere la genesi dell’opera: dallo schizzo alla bozza, dalla prima impaginazione all’incisione vera e propria sul rame, tutte le fasi sono documentate.
Prospettiva divina è un’opera complessa, che riassume tutta la ricerca che l’artista ha portato avanti negli ultimi vent’anni sulla rappresentazione di interni grazie all’uso di una prospettiva tutta personale. “Ho scelto di rappresentare la Sala Capitolare dei Frari”, racconta Amy, “perché mi ha colpita molto il suo aspetto quasi scultoreo. Ci sono tre archi, sostenuti da due colonne, mentre i volti si suddividono in due parti ciascuno, con 6 finestre circolari in tutto”. In particolare ciò che colpisce nelle stampe è la profondità che viene raggiunta: attraverso le grate delle trifore si vedono tutti i particolari del chiostro esterno, la vera da pozzo, la facciata di fronte, ed è quasi come vedere il tutto ad occhio nudo. Molto particolareggiata è anche la vetrina a sinistra, in cui sono esposti reliquiari, stoffe, paramenti sacri. E’ quasi una sfida, quella di riuscire a creare delle immagini in cui si veda sia l’interno che l’esterno dei luoghi ritratti, cosa che, ad esempio, con la fotografia non si può fare.
Quasi tutte le prove di stampa sono realizzate in nero, ma in certi casi è stato utilizzato il rosso, o il color seppia. “Quando ritraggo Venezia preferisco usare altre tinte, perché questa città non è tutta bianco e nero: uso perciò l’ocra, il seppia, il rosso mattone, tutte le sfumature del bruno, un inchistro litografico a base di rame”.
Amy Worthen è ormi da anni attratta dalla rappresentazione degli interni, che diventano quasi metafore di ciò che l’artista ha dentro e prova: sensazioni, emozioni, ricordi, momenti particolari della sua vita vengono richiamati dai particolari luoghi che incontra nei suoi viaggi. Sono quelli i luoghi che solitamente decide di ritrarre. Dopo aver realizzato il disegno in loco, l’artista lo riporta sulla lastra, che incide con la tecnica del bulino.
Oltre che artista, Amy Worthen è docente, scrittrice, storica della stampa d’arte, curatrice di mostre. Ha scritto numerosi cataloghi e saggi sulla stampa d’arte, e viene invitata a tenere corsi e conferenze in alcune delle più prestigiose Istituzioni internazionali specializzate in stampa ed incisione. Dal 1970 è la curatrice della sezione Stampe ed Incisioni al Des Moines Art Center nello Iowa, Stati Uniti. Ha al suo attivo più di 40 mostre personali, e moltissime collettive negli Stati Uniti e all’estero. Alcune sue opere sono presenti nelle collezioni di Musei ed Istituzioni pubbliche e private, come ad esempio il Museum of Fine Arts di Boston, il Metropolitan Museum of Art di New York e lo Smithsonian American Art Museum di Washington.
Nicoletta Consentino