Mostra degli artisti premiati e segnalati
- 22 Gennaio – 2 Febbraio 2007 / January 22 – February 2, 2007
Giorgio Teardo era un ricercatore. Tutti quelli che l’hanno conosciuto lo ricordano come una persona entusiasta della vita e delle persone che incontrava. Cominciò con una pittura figurativa per poi passare ai sogni, alla dimensione onirica, fino all’incontro con l’arte e la filosofia giapponese. La sua ricerca improntata su Tantra e pittura Zen, non era però relativa solamente ad una diversa espressione artistica, bensì ad un diverso modo di vivere e di pensare. Tra gli occidentali, gli artisti che più sentiva vicini erano Josef Albers, con il suo studio sui piani colorati, e Marc Rothko con la sua ricerca dei rapporti tra campiture di colore. L’amore per la ricerca rendeva Giorgio una persona piena di rispetto verso gli altri e i loro modi di esprimersi: rispettava le scelte di ciascuno dei suoi studenti, non imponeva a nessuno la sua visione del mondo, ma cercava al contrario di far sì che ognuno realizzasse ciò che aveva dentro, ciò che sentiva. Incoraggiava perciò le persone, le spingeva a sperimentare nuove tecniche, ma soprattutto a non tradire il proprio mondo interiore.
Per questo i suoi studenti della Scuola Internazionale di Grafica, ricorda la moglie Grazia, lo adoravano. E per questo, dopo la sua dolorosa morte avvenuta nel 1997, la Scuola ha deciso di ricordarlo istituendo un premio a suo nome.
Tutti coloro che frequentano i corsi organizzati dalla Scuola possono partecipare con i loro lavori: tra questi, vengono selezionati dieci artisti che poi espongono alla mostra collettiva alla Galleria della Scuola (“Il Sottoportego” ). Il primo artista selezionato vince un corso annuale, il secondo e il terzo un corso estivo.
Quest’anno il primo premio va alle incisioni colorate a mano di Alessandro Maggia, precise, raffguranti macchine fantastiche e caratterizzate da un linguaggio simbolico e visionario. Il secondo premio è stato assegnato a Francesca Casaro, artista rigorosa e molto dotata nelle diverse discipline, che prende spesso spunto da immagini realizzate da altri trasformandole però in modo molto personale e spontaneo. Si aggiudica il terzo premio Cristina Pinton, attratta dagli schemi ripetuti e dall’iconografia sacra, spesso richiamata dalle sue incisioni e xilografie che cercano di indagare la realtà andando oltre l’apparenza sensibile delle cose.
Gli altri artisti segnalati, le cui opere saranno in mostra, sono: Adriana Ederle, Sonya Genel, Rosamaria Lovisetto, Stephanie Marcus, Kaitlin McDonough, Elena Nardi e Flavia Pividori.
Nicoletta Consentino