La velocità della vista: Acquerelli
- Omaggio a Venezia e a Iosif Brodskij
- Dal 28 Febbraio al 22 Marzo 2013
- Inaugurazione giovedì 28 Febbraio, ore 18:00
L’idea di questa mostra e del suo catalogo nasce dalla scoperta di Venezia da parte dell’artista Vadim Brodskij, scoperta che si rivelerà subito come autentica passione, anche sollecitata dalle opere poetiche del suo conterraneo, concittadino, nonché Premio Nobel della Letteratura (1987), Iosif Brodskij.
Vadim e Iosif non sembrano legati da parentela anche se portano lo stesso cognome: di famiglia ebraica, sono nati entrambi a San Pietroburgo. Non si sono conosciuti in gioventù al tempo dell’Unione Sovietica (Iosif nasce nel 1940 e Vadim nel 1945), ma le vicende del grande poeta, molto stimato da Anna Achmatova, erano seguite dagli intellettuali russi a causa della repressione di cui Josif è stato oggetto ossessivamente da parte della polizia, fino alla definitiva espulsione per “parassitismo”: questa condizione lo facevano tenere ben isolato e persona molto rischiosa da frequentare per gli intellettuali del suo tempo. Entrambi usciranno dal loro paese: Iosif forzatamente esiliato nel 1972, Vadim volontariamente ed ufficialmente nel 1995, quando ormai la sua attività di artista e litografo, oltre che di illustratore per l’editoria, non trovava più sostentamento nella difficile fase di trapasso verso la Russia attuale. Iosif vivrà l’esilio negli USA fino alla morte avvenuta a New York nel 1996; Vadim è accolto dal governo tedesco che gli offre casa-studio a Stoccarda, dove ancora risiede.
Iosif prenderà presto l’abitudine a trascorrere un lungo periodo ogni anno a Venezia, sempre d’inverno; Vadim scoprirà la città nel 1999, in una bella giornata di sole, e poi vi tornerà nel 2003 e nel 2007. Iosif scriverà dell’Italia, e di Venezia in particolare, opere poetiche fondamentali per la letteratura del ’900, raccolte in Poesie Italiane (a cura di Serena Vitale), e un capolavoro in prosa Fondamenta degli Incurabili ( traduzione di Gilberto Forti, scritto su invito del Consorzio Venezia Nuova e presentato a Venezia in edizione fuori commercio nel 1989; in seguito edito da Adelphi nel 1991 in edizione pubblica in tutto il mondo).
Vadim, conoscitore ed estimatore delle opere di Iosif fin dalla gioventù, ripercorrerà la città in lungo e in largo nei giorni delle sue visite fugaci, producendo dal vero una grande quantità di disegni, schizzi e acquerelli: opere che, come scriverà in un promemoria recente, non lo soddisfano mai, perchè l’emozione vissuta era così forte da fargli sembrare al confronto quei fogli ben poca cosa… Così comincerà a rielaborare gli appunti dal vero nel suo studio a Stoccarda collegandoli con le emozioni e i ricordi di Venezia e producendo quelle opere d’arte definitive cui aspirava fin dal primo approccio con la città e che sono oggetto di questa mostra. Le opere riportano nel catalogo versi o piccoli brani da Iosif, come un doveroso e affettuoso omaggio all’uomo che fu tanto affascinato da Venezia da voler essere sepolto all’isola di San Michele.
Quindi Venezia e San Pietroburgo, le fondamenta veneziane e l’isola di San Basilio, davanti al Golfo di Finlandia: l’acqua, l’umidità, le muffe, il salmastro, il vento e i colori dei muri sbrecciati… non un collegamento diretto, perchè le due città sono così uniche e diverse, ma un itinerario dei sentimenti e delle sensazioni ben comprese ed elaborate da Vadim, attraverso le sue opere e anche sintetizzate nella Dedica scritta appositamente per Iosif e contenuta negli apparati del catalogo.
Laura Gavioli