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VOLTI DELL’UCRAINA /FACES OF UKRAINE / ОБЛИЧЧЯ УКРАЇНИ
Fotografie di Oleksandr Chekmenyov
7 – 28 giugno 2022
OLEKSANDR CHEKMENYOV è uno dei principali fotografi ucraini contemporanei. Le sue opere sono state pubblicate da testate come Time, The Guardian, Vice, Libération, e molti altri media internazionali. Ma Chekmenyov non è un fotoreporter tradizionale. Le sue fotografie sono state anche incluse in mostre di arte ucraina contemporanea e acquistate da musei d’arte internazionale. Il suo genere prediletto è il ritratto. Il fotografo ucraino preferisce produrre immagini, distinte ma collegate tra di loro, di persone fotografate nello stesso contesto (rifugi per i poveri, ospedali, zone di guerra). Come risultato, i suoi ripetitivi cataloghi di tipi umani raccontano la storia di una popolazione che soffre di deprivazione economica oppure l’angoscia delle vittime di guerra. Chekmenyov ha creato un impressionante ritratto collettivo della società ucraina contemporanea. In questo frangente, il fotografo sta creando una serie di ritratti dei partecipanti e delle vittime della aggressione russa all’Ucraina, documentando sia l’eroismo sia la sofferenza del popolo ucraino. Parte del progetto è stata pubblicata dal New York Times Magazine.
Cittadini di Kiev
Chekmenyov ha cominciato a realizzare ritratti della gente di Kiev, la capitale dell’Ucraina, nel marzo scorso, quando il pericolo dell’attacco russo alla città si profilava imminente. Ha fotografato pensionati, persone che cercavano rifugio nella metropolitana durante I raid aerei, giovani membri della forza di difesa territoriale che hanno imbracciato le armi per la prima volta nella vita. Questo ritratto collettivo della città assediata riflette sia la risolutezza sia la disperazione, la sofferenza e il coraggio manifestate durante le prime settimane di guerra.
Donbass
Oleksandr Chekmenyov è cresciuto a Luhansk, nella regione del Donbas. Sin dagli anni giovanili, ha osservato la vita dei minatori di carbone, il loro lavoro estenuante e rischioso, e le loro privazioni economiche. Ha anche fotografato l’estrazione illegale di carbone che si è sviluppata alla fine degli anni ’90. Chekmenyov ha scritto: “mi hanno detto che la miniera è come una calamita che attira i minatori e non li lascia più andare via.” Dal 1994 al 2011, ha realizzato una cronaca della realtà quotidaian della regione done, nel 2014, la Russia ha acceso un conflitto sanguinoso e distruttivo.
Passaporto
Nel 2014 Simon Shuster scriveva sulla rivista Time: “Nel 1994 il governo locale della città di Luhansk, nell’Ucraina orientale, aveva bisogno di un fotogrago. L’Unione Sovietica era crollata da qualche anno, e come tutti i nuovi stati indipendenti, l’Ucraina doveva avviare il processo di emissione di nuovi passaporti per tutti i suoi cittadini, circa 50 milioni di persone. Se già questo non era un problema abbastanza grande, molti di questi cittadini erano reclusi, anziani e costretti a letto, e per scattare le foto per i loro passaporti qualcuno doveva andare in giro a fare visite a domicilio con la macchina fotografica.” Chekmeneyov si è reso volontario per questi scatti e, accompagnato da due assistenti sociali, ha visitato le case di anziani e invalidi. Ha realizzato le fotografie per i passaporti e, allo stesso tempo, ha creato un sorprendente archivio visivo della povertà e della desolazione degli anziani.
La guerra in Donbass
Dal 2014 al 2016, Chekmenyov ha visitato il Donbas molte volte, documentando la sofferenze della popolazione durante la prima fase della guerra della Russia contro l’Ucraina. Villaggi distrutti e cittadine bombardate sono diventate lo sfondo delle immagini delle persone sofferenti nelle sue fotografie. La sua lente ha registrato con grande precisione la vita in rovine della gente della regione, diventata una pedina nei giochi geopolitici di Putin.
Vincitori
Chekmenyov ha creato una toccante galleria di ritratti dei veterani ucraini della Seconda guerra mondiale. Ha fatto loro visita nelle loro case in città e villaggi in giro per il paese. I loro volti riflettono insieme tristezza e orgoglio. Il fotografo ha lavorato su questa serie dal 2002 al 2012. Da allora molti degli individui fotografati sono morti. Il fato ha risparmiato loro la necessità di essere testimoni della nuova grande guerra su suolo ucraino.
Giglio
Nel 1999 Chekmenyov ha realizzato dei ritratti dei pazienti di un reparto psichiatrico. Più tardi, il fotografo ha ricordato: “Improvvisamente, ho visto i fiori finti sul frigorifero e ho realizzato di colpo come dove essere la serie… ho fatto sedere ogni paziente vicino alla finestra, dato loro un bouquet di gigli bianchi artificiali, e ho chiesto loro ‘un sorriso, per favore’. Poi ho incontrato un grande problema – non tutti i malati potevano sorridere. Ma ho provato a farli tutti ridere. Anche i pazienti più difficili volevano ricevere un mazzo di fiori e guardare nell’obbiettivo. Queste persone hanno bisogno di qualche caramella, un pacchetto di sigarette, i fiori stessi, o almeno i nostri sorrisi. Incontrano una persona nuova con lo stesso spiritio con cui i bambini rivedono i loro genitori dopo una lunga assenza. Rimangono bambini che non cresceranno mai. Aspettano la nostra attenzione”. Nel marzo scorso, durante i bombardamenti russi, alcuni di questi reparti psichiatrici nell’Ucraina orientale sono stati colpiti, ferendo o uccidendo alcuni pazienti.
Cancellati
Per due anni (2018 -2019), Chekmenyov ha realizzato ritratti di persone senza fissa dimora a Kiev. Secondo le statistiche ufficiali, più di 10.000 abitanti nella capitale non hanno una casa dove vivere e devono dipendere dal sostegno dello stato e delle organizzazioni umanitarie. Ma queste statistiche non sono accurate. La situazione è deteriorata dopo l’inizio del conflitto a est. Più di un milione e mezzo di rifugiati è scappata dalle zone di guerra. Alcuni hanno perso tutto e non hanno altra scelta che vivere per strada. Circa 20% dei senza fissa dimora hanno più di 50 anni e hanno bisogno di assistenza medica. Secondo il fotografo, sette delle persone fotografate in questa serie sono morte.
Ringraziamenti
Questa mostra, promossa dall’Università Ca’ Foscari Venezia e curata da Konstantin Akinsha, è stata presentata a Venezia a Santa Maria Ausiliatrice dal 5 al 15 maggio 2022, con la produzione e sponsorizzazione tecnica di DH Office & OTTART e il progetto dell’allestimento di Vincenzo Casali. Si ringraziano le istituzioni e individui che hanno contribuito all’evento: Paola Mar (Assessore al Patrimonio, Toponomastica, Università e Promozione del territorio, Comune di Venezia), Caterina Carpinato (Prorettrice alla Terza missione, Università Ca’ Foscari Venezia), Antonio Trampus, Veronica Rade, Nadia Inchiostro, Michela Magnanini, Massimiliana Equizi, Paola Vescovi, Francesca Bernardi, Roberta Marinelli, Consuelo Puricelli, Veronica Gusso, Gioia Ghezzo, Shaul Bassi. Un grazie speciale a David Hrankovic, Giacomo Andrea Doria, Vincenzo Casali, Mara Rumiz, Michaela Colucci, Edda Battistella, Marzia Di Panfido, Sebastiano Piazza, e Hershey Felder Presents. Il ringraziamento più profondo va ad Oleksandr Chekmenyov per la sua arte e il suo coraggio.
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VOLTI DELL’UCRAINA / ОБЛИЧЧЯ УКРАЇНИ
A CURA DI
KONSTANTIN AKINSHA
КУРАТОР
КОСТЯНТИН АКІНША
Testi in inglese e ucraino
Konstantin Akinsha
Traduzioni italiane
Shaul Bassi