29 febbraio 2016
39 Incisioni dalla Fondazione Federica Galli in mostra dal 2 febbraio al 19 marzo.
Federica Galli: una realtà irreale
Al primo sguardo di chi si dedica all’incisione e ne riconosce i procedimenti, i segni di Federica Galli non possono che suscitare incredulità e stupore. Subito dopo subentra l’ammirazione verso l’artista che ha saputo raccontare così intensamente con il mezzo dell’acquaforte.
Le descrizioni decise ed efficaci di Federica Galli non lasciano nulla di nascosto e rivelano fino in fondo tutto il trasporto che la mano ha provato mentre incideva. I dettagli minuziosi, da guardare uno alla volta, diventano un’insieme di opere d’arte, raccolte in un unico lavoro. Venezia è osservata come né il nostro occhio né l’obiettivo saprebbero fare: i particolari catturano l’attenzione, senza nulla togliere all’impatto delle vedute che, tra prospettive, luci ed ombre, risultano sempre insolite ed originali.
Tutto è integralmente reale, ma alla fine il risultato raggiunto è l’irrealtà, che nasce da un moltiplicarsi di segnie e pause, sempre in armonia tra di loro, come musica. Esporre le acquaforti di Federica Galli, qui a Venezia nella galleria della Scuola, poterle osservare da vicino e commentarle con chi si accosta all’incisione, come con chi insegna, è un evento costruttivo e arricchente per il nostro programma didattico.
Con questa mostra percepiamo quanto l’arte di incidere, dall’antichità ad oggi, continui ad affidare al segno la forza del comunicare, al passo con i tempi.
Matilde Dolcetti
Mostra realizzata in collaborazione con Fondazione Federica Galli, Milano
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