Non si smette mai di imparare. Anche nella grafica

06 / February / 2017

Ricordi e consigli di un’allieva dei primi anni ’90, oggi affermata art director

Simona, ti ricordi gli inizi del tuo percorso? Come sei arrivata da noi?

Fin da piccina avevo in testa di lavorare in ambienti creativi ma la vera decisione è arrivata all’età di 10 anni, guardando la serie televisiva “Strega per amore”: il coprotagonista era art director in un’agenzia pubblicitaria. Capii che era ciò che volevo fare. Stiamo parlando dei primi anni ‘80. Da qui la decisione di fare l’istituto d’arte e, una volta diplomata, dopo aver visto diverse scuole di grafica a Verona, Padova, Roma e Milano, ho preso un treno diretto a Venezia che mi avrebbe poi condotto in Calle della Regina, allora sede della Scuola Internazionale di Grafica.

Ti ricordi ancora del corso di Grafica pubblicitaria…
Che meravigliosa esperienza! lo rifarei un milione di volte. Ho trovato fin da subito persone disponibili e, dopo aver fatto il colloquio ero più che mai convinta di intraprendere questo mestiere, con tutte le difficoltà che mi avrebbero atteso. Ho conosciuto persone eccezionali, preparate e capaci di insegnare un mestiere tra i più difficili, credo…comunicare del resto non è così semplice, nemmeno nella vita quotidiana, giusto?

Corpo-testo

Veniamo al tuo lavoro in agenzia. Come hai iniziato?
Ho ultimato la mia esperienza di percorso nella vostra (nostra) fantastica scuola nel giugno del 1994 e in ottobre ho iniziato il praticantato in una agenzia di Ferrara, Markitalia 2000, dove l’art-director ha creduto in me; il mio primo lavoro è stato pubblicato 2 giorni dopo l’inizio e dopo 2 anni, mi hanno proposto l’assunzione come grafico pubblicitario.
Ho collaborato a diverse edizioni per Zanichelli, ho creato loghi che ancora oggi sono in circolazione, e
illustrazioni per carte regalo, nastri per un’azienda piuttosto conosciuta. Ho continuato il lavoro all’interno dell’agenzia fino al 1998. Ho deciso in seguito, che volevo anche fare esperienza di stampa e ho lavorato un anno in tipografia, imparando a stampare pellicole, fare montaggi e tutte le tecniche di stampa, fino ad arrivare alla confezione. Devo dire che per capire meglio il mio lavoro, tutta questa esperienza è stata davvero utile.
Una volta terminata anche questa esperienza mi sono resa conto di essere pronta a “camminare con le mie gambe” e ad affrontare la realtà comunicativa quindi ho aperto la partita IVA nel 1999.
Operavo un po’ in tutti i settori, da quelli prettamente tecnici al campo della moda, ambiente estremamente creativo, ma crudele dal punto di vista personale.

Corpo-testo-(3)Come ti sei trovata, dopo la Scuola, nell’ambiente di lavoro?
Dopo il mio cammino all’interno della scuola, mi sono confrontata col mondo del lavoro; tutto sommato credo di essere stata fortunata perché mi sono trovata sempre benissimo, mi sentivo preparata e non avevo paura ad affrontare nessun tipo di lavoro. Mi sono sentita quasi sempre all’altezza e i miei lavori venivano ben accettati anche dai clienti, quindi tutto bene. Ovvio che le tempistiche andavano un pochino fronteggiate, tra urgenze, stampe e problemi di realizzazione, ma, che dire, si fa tutto e credo che la preparazione pratica che la Scuola fornisce, sia fondamentale. Non posso che ringraziare i miei insegnanti, le lavate di capo, lo spronarmi e il riconoscimento di aver fatto a volte dei buoni lavori. Mi è capitato sovente di consigliare la Scuola anche ad altre persone che mi chiedevano informazioni.

Parlaci della tua crescita professionale e del tuo ruolo attuale.
La mia vera crescita è stata nel 2001, quando mi viene affidato un intero catalogo di 450 pagine da gestire completamente per una grossa azienda; si trattava di fare un vero e proprio restyling dell’immagine coordinata, creare un catalogo prodotti che sarebbe stato stampato successivamente in 100.000 copie.
In tale occasione il peso e la responsabilità del lavoro era tutta sulle mie spalle. Dovevo gestire tante persone che dipendevano dalle mie decisioni. Il risultato fu ottimo: catalogo stampato, lavoro pagato, tanta soddisfazione!

E così, oggi…
Oggi, Il mio ruolo è di art director all’interno di un’agenzia di comunicazione che nasce come web agency e con la mia collaborazione negli anni è cresciuta; abbiamo creato un team di persone affiatato e sempre pronte a confrontarsi e a collaborare.
Grazie ai miei colleghi ho avuto la possibilità di approfondire ogni giorno argomenti nuovi. Ho imparato a non stancarmi mai di vedere, conoscere, capire cosa creano e in che modo creano le altre agenzie… è un modo per crescere professionalmente e per non fermarsi mai. Dedico ore all’interno della settimana per lo studio e l’aiuto tra colleghi è fondamentale. Non si smette mai di imparare.
La mia agenzia è la CEMA NEXT➤ che si sta affermando sempre di più grazie agli ottimi risultati ottenuti. Credo che insieme potremmo continuare a costruire un futuro fatto di sinergie che aiutano il cliente che si rivolge a noi a creare veri e propri progetti da sviluppare.

A questo punto, quali consigli daresti a un giovane che vorrebbe seguire il tuo percorso?
Il mio consiglio ad un giovane che si avvicina a questo mestiere è molto banale e semplice: non stancarti mai di guardare i più bravi, seguili, studiali, cerca di imparare il più possibile anche dai tuoi errori, armati di infinita pazienza e gestisci le emozioni perché le tempeste creative a volte non sono sempre positive! L’artista deve essere sempre affiancato da una mente organizzata e matematica, altrimenti l’artista da solo rischia di combinare assai poco!


Simona Lattuga

Simona Lattuga
Nelle immagini, sito e allestimento per Bilt,
restyling del packaging per Cose Buone